Snorkeling e Immersioni nel mare del Salento
Quando si pensa al Salento, si fa solitamente riferimento ai bagni di sole e di mare che questa splendida penisola permette.
Eppure, magari dopo qualche ora trascorsa al sole o girovagando tra i bellissimi borghi che punteggiano il territorio, sarebbe una buona idea scoprire anche le ricchezze che il mare custodisce.
Sia la costa adriatiche che ionica celano mondi subacquei straordinari tutti da scoprire durante sessioni di diving e di immersione, che regaleranno esperienze da ricordare.
Snorkeling in Salento: da Leuca a Porto Cesareo
Santa Maria di Leuca era soprannominata dagli antichi romani De Finibus Terrae, perché si trova proprio all’estremità meridionale del Basso Salento e lo stesso Santuario ne prende il nome.
Ebbene, le acque a largo di questa famosa località sono ricchissime di forme di vita marina ma non solo. All’altezza del Faro di Santa Maria di Leuca si trova, infatti, la Statua della Madonna dei Due Mari, avvolta dai cavallucci marini che le nuotano attorno.
Nel mare a largo di Punta Meliso, tra Torre Vado e Santa Maria di Leuca, si trova poi la Grotta dei Gamberetti, il cui mare cela una ricchezza di gamberetti rossi, di spugne coloratissime ma anche di meduse biancastre, murene, cernie e persino banchi di barracuda.
Imperdibile per gli amanti dello snorkeling anche l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, sul versante ionico. I fondali qui pullulano di vita e colori, con pesci e spugne dai molti colori. In particolare, presso la Secca delle Murene, con un po’ di fortuna, è possibile anche nuotare accanto alle tartarughe Caretta-Caretta, granchi di grosse dimensioni e leggiadre murene.
Snorkeling in Salento: da Torre Chianca a Santa Caterina
A Torre Chianca, poco lontano da Porto Cesareo, i fondali custodiscono da secoli ben cinque colonne in marmo di epoca romana, risalenti al II d.C. Sono ben visibili anche a occhio nudo, trovandosi proprio a pelo d’acqua.
Sono moltissime le cavità carsiche che punteggiano l’intera costa salentina, alcune di grande importanza storico-archeologica, altre invece semplicemente belle dal punto di vista naturalistico. Una di queste è la Grotta Verde ad Andrano; si può raggiungere tramite località La Botte attraverso un sentiero che costeggia il mare fino al punto in cui, tuffandosi, si raggiunge questo antro ricolmo di acqua smeraldina. I suoi fondali rivelano la presenza di patelle, pomodori di mare e molte altre specie vegetali marine.
A Santa Caterina, località di Nardò, sorge poi il Curvone. Tuffandosi nel mare antistante si trova una grotta lunga all’incirca 20 mt e ricchissima di spugne e di polipi solitari (i cerianti) che in alcuni casi raggiungono anche dimensioni notevoli, oltre a cernie, barracuda e i simpatici pesci pappagallo.