Scapece Gallipolina: scopri la ricetta di questa specialità salentina

23 Giu

Scapece Gallipolina: scopri la ricetta di questa specialità salentina

Come ogni regione, anche la Puglia ha le sue tradizioni culinarie in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

Uno dei piatti tipici pugliesi, in particolare della città di Gallipoli, è la Scapece Gallipolina, conosciuto soprattutto perché è uno dei protagonisti delle sagre di paese in Puglia.

Storia della ricetta Scapece Gallipolina

Questo piatto ha origini antichissime, infatti nasce nel medioevo a Gallipoli. A causa delle invasioni dei popoli delle potenze mediterranee, gli abitanti erano costretti a restare per molto tempo rinchiusi all’interno delle mura della città. Per scampare alla fame, dovevano cercare di conservare il più possibile il cibo che avevano a disposizione. Essendo una città marinara, la materia prima disponibile in grandi quantità era il pesce che veniva dapprima cotto, attraverso la frittura, poi marinato con mollica di pane inzuppata in un composto di aceto e zafferano e infine preparato all’interno di calette, cioè tinozze di legno.

Veniva utilizzato del pesce di piccole dimensioni che non doveva essere pulito prima della cottura perché la marinatura rendeva la lisca più morbida e quindi commestibile.

Anche oggi si usa lo stesso procedimento per cucinare la Scapece Gallipolina. Ma ora scopriamo nello specifico la ricetta di questa specialità salentina.

Ingredienti

  • 800 grammi di pesce azzurro di piccole dimensioni (boghe, pupiddi o altro)
  • farina q.b.
  • 3 bustine di zafferano
  • 1 chilo di pane
  • 1 litro di aceto bianco
  • 1 litro di olio da frittura
  • sale q.b.

Procedimento della ricetta

Come già anticipato, il pesce non viene privato della lisca prima di essere cucinato, ma va soltanto risciacquato.

Dopo averli asciugati, infarinare i pesci interi. In una padella far riscaldare l’olio da frittura e immergere i pesci infarinati finché non avranno ottenuto un colore dorato.

Scolare il pesce su della carta assorbente così da fargli perdere l’olio in eccesso e salarlo.

Nel frattempo che il pesce raffredda, versare in una terrina l’aceto e sciogliere lo zafferano mescolando i due ingredienti abbondantemente. Togliere dal pane soltanto la mollica e metterla in un recipiente. Versare il composto di aceto e zafferanno sulla mollica in modo da coprirla completamente. Lasciare riposare per alcuni minuti così da far insaporire il tutto.

Prendere un contenitore molto alto e iniziare a disporre un primo strato di mollica imbevuta nell’aceto e zafferano. Poi disporre un secondo strato, sottile, di pesce. Continuare con un altro strato di mollica e poi pesce, alternando i due strati finché gli ingredienti non si esauriscono. Terminare con l’ultimo strato di mollica.

Far marinare il tutto per almeno 24 ore in frigorifero e servire il piatto a temperatura ambiente.

Staff Porto Selvaggio