Salento & Storia: le origini di Ugento

15 Mar

Salento & Storia: le origini di Ugento

A circa 60 km da Lecce sorge Ugento, in posizione sopraelevata a dominare una distesa di ulivi e in lontananza il Mar Ionio che bagna le sue marine, Torre Mozza, Torre San Giovanni e Lido Marini.

L’antica Ozan

Le origini di Ugento sono assai antiche se si tiene conto dei menhir presenti in zona Gemini e Masseria di Terenzano.

Dal XV ed il X a.C. Ugento era nota come Ozan ed era una parte importante della “dodecapoli messapica“: di questo insediamento messapico, tanto sviluppato da avere anche una propria moneta, sono ancora visibili i resti di quelle imponenti mura che erano lunghe fino a 9 km, con decine di torri che da esse si innalzavano per avvistare i nemici.

Nel III a.C. giunsero i Romani e Uxentum divenne municipio romano, attraversato dall’antica Via Traiana e con un proprio porto nell’attuale Torre San Giovanni.

Nonostante l’alleanza durante le Guerre Puniche con i cartaginesi per affrancarsi da Roma, Ugento continuò a restare sotto il potere dell’Impero Romano fino alle invasioni dei barbari che causarono un lento declino della città.

L’arrivo dei Normanni

I bizantini risollevarono nel 550 le sorti di Ugento che divenne una roccaforte a difesa della costa ionica. Ma furono i normanni a contribuire alla rinascita della città: la popolazione crebbe, fu riedificato il castello sulle vestigia di quello romano ed il vescovato latino prese il posto di quello greco-bizantino-

Dalla fine dell’XI fino all’inizio del 1800 Ugento attraversò varie fasi: divenne prima feudo di Pecicco del Trebigne, poi fu annessa al Principato di Taranto e successivamente fu donata ad Enrico IV dal Barbarossa che, dopo le varie dinastie che si successero al comando della città (dagli Orsini ai Del Balzo), nel 1537 ritornò in città portando la distruzione.

L’attuale aspetto di Ugento è dovuto al periodo tra il 1800 ed il 1900 quando furono costruite nuove strade e piazze.

Presso il “Museo Civico di Archeologia e Paleontologia” di Ugento è possibile conoscere la storia più antica della cittadina, quando la cultura messapica e greca si fusero: all’interno è custodito la preziosa statuetta bronzea dello Zeus di Urgenzo risalente al 530 a.C.

portoselvaggio