L’estremo sud del Salento: Punta Ristola
È il punto più meridionale del Salento, in una terra dominata anticamente dai greci, che affascina ogni anno milioni di turisti: si tratta della località Punta Ristola, che insieme a Punta Meliso segna i confini di Santa Maria di Leuca.
Il promontorio di Punta Ristola rappresenta il luogo più importante per la scoperta di reperti archeologici relativi all’uomo primitivo e alle sue abitudini, che non smette di regalare sempre nuove scoperte.
Un posto misterioso: La grotta del diavolo
Punta Ristola è anche conosciuta per essere il punto di accesso per la cosiddetta grotta del diavolo, uno spazio che si estende in lunghezza per 40 metri e 17 in larghezza, conducendo direttamente al mare. Al suo interno sono stati rinvenuti importanti reperti che fanno pensare alla presenza dell’uomo in questo luogo a partire dal neolitico.
Il nome della grotta si deve alle sue particolari caratteristiche: si trova al di sotto del piano di calpestio, è ricca di anfratti, è dotata di scarsa illuminazione, ma soprattutto si presta al rimbombo dei rumori; tutto ciò ha suggerito l’attuale toponimo all’immaginario comune.
La spiaggia più bella
Notissima è anche la spiaggia di Punta Ristola, famosa per essere il punto d’incontro tra il mar Ionio e il Mar Adriatico. Ricca di anfratti e di grotte, è l’ideale per gli amanti degli scogli che si calano a picco nelle acque limpidissime, ma è anche possibile trovare delle piccole calette di sabbia in cui ristorarsi e rilassarsi.
Molto apprezzati sono anche i fondali di Punta Ristola, ricchi di fauna marina, e nelle cui acque si può ammirare il relitto del sommergibile di Pietro Micca affondato durante il secondo conflitto mondiale: un’occasione unica per gli amanti del sub.