Le leggende del Salento: la sirena Leucasia

31 Mag

Le leggende del Salento: la sirena Leucasia

Spesso luoghi incantevoli sono accompagnati da storie che ne aumentano il fascino. Santa Maria di Leuca non fa eccezione, considerando la struggente leggenda di Leucasia legata proprio alla nascita di questo borgo alle estremità del Salento.

L’ira di Leucasia

Leucasia era una sirena splendida dagli occhi blu, i capelli biondi come l’oro e la pelle candida. Nessuno è riuscito mai a resistere al suo canto ammaliatore tranne Melisso, un giovane pastore di cui la sirena si innamorò all’istante vedendolo pascolare le sue pecore sulla costa durante una torrida giornata estiva.

Il giovane però aveva occhi solo per Aristula scatenando la furente gelosia di Leucasia che decise all’istante di vendicarsi per il rifiuto ricevuto: la sirena, infatti, appena scorse Melisso e Aristula intenti a passeggiare romanticamente sulla spiaggia, scatenò una terribile tempesta agitando la sua coda.

I due giovani furono così scaraventati sugli scogli e poi in mare dove morirono affogati. Non contenta, Leucasia allontanò i corpi di Melisso e Aristula anche nella morte facendoli così ritrovare alle estremità della baia.

Il rimorso della sirena

Alla tragica sorte di Aristula e Melisso assistette anche la dea Minerva che, mossa da compassione, donò l’immortalità ai giovani amanti tramutandoli in pietra: ancora oggi i promontori che cingono in un abbraccio Santa Maria di Leuca prendono il nome di Punta Ristola e la più celebre Punta Meliso, dove sorgono il Santuario de finibus terrae e il faro.

Leucasia si pentì subito e fu colta da un insostenibile rimorso: tanto fu la disperazione che la sirena perse la sua voce e si tolse la vita, pietrificandosi essa stessa in quella che oggi è nota come Santa Maria di Leuca.

Ai piedi di Punta Meliso, in particolare della Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese, sorge il “Trittico della Trascendenza“: trattasi di un’opera scultorea di Mario Calcagnile nella quale sono rappresentati l’Angelo del Meliso, la Nuotatrice dei due mari e infine Leucasia, il cui folle amore ha reso leggendario uno dei borghi più belli dell’intero Salento.

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