Il Maestoso Castello Aragonese a Otranto
Costruito alla fine del XV secolo per volere del duca Alfonso I d’Aragona, il Castello nacque come nuova roccaforte, posta a difesa della città, sui resti di un’antica fortificazione distrutta dopo l’attacco turco del 1480.
Oggi, il Castello domina ancora sul centro storico di Otranto e abbraccia l’intero borgo antico, quasi a volerlo ancora proteggere dalle minacce provenienti dall’immenso mare cristallino.
Un Capolavoro di Architettura Militare
Passeggiando tra le stradine della città salentina, è impossibile non imbattersi nel Castello Aragonese, meglio conosciuto come il “Forte a Mare”. Quello che si ammira oggi è l’opera che si deve ai Viceré spagnoli, i quali, nel corso del tempo, ne fecero un vero capolavoro di architettura militare.
L’imponente struttura ha una pianta pentagonale che si estende verso il mare e su cui dominano tre torri circolari: Alfonsina – in memoria del duca di Calabria Alfonso d’Aragona-, Ippolita e Duchessa sua moglie. Ad accogliere il visitatore c’è il blasone di Carlo V d’Asburgo, posto sopra l’ingresso principale che conduce a un ampio cortile interno da cui si raggiungono le stanze.
All’esterno sono ancora visibili le bocche dei cannoni che venivano rivolti verso il mare e il fossato circostante, le cui acque oggi sono sostituite da un verde prato che ospita celebrazioni a tema medievale con sfilate di dame e cavalieri. Nonostante le ristrutturazioni che ha subito nel corso della storia, ancora oggi il Castello è aperto al pubblico e le sue aree interne vengono utilizzate per mostre ed eventi internazionali che restituiscono onore a un monumento che ha protetto la sua città.
Scrigno di Storie e di Leggende
Oltre che esempio di capolavoro architettonico, il Castello aragonese è celebre in tutto il mondo perché ha ispirato l’ambientazione del romanzo di Walpole, intitolato “The Castle of Otranto”. Scritto nel 1764, è considerato il primo romanzo gotico della letteratura mondiale e modello d’avanguardia da cui si ispirarono altri capolavori, come Dracula di Bram Stoker.
Oltre a questo, il Castello rimane ancora avvolto da una nube di misteri e leggende; si narra che un comandate spagnolo, persa l’amata moglie dopo il parto, impazzì di dolore e ancora oggi ritorna ogni notte a piangere d’avanti alla sua tomba all’interno del Castello; inoltre, sono molti i fantasmi dei malcapitati che venivano scagliati in mare per aver tentato la fuga dai sotterranei, un intrico di gallerie e cunicoli, oggi accessibili ai visitatori.
Visitare il Castello aragonese di Otranto è un viaggio di storia, leggende e emozioni che si conclude con una vista panoramica su un mare che rievoca le battaglie del passato e il coraggio dei salentini.