Ex Monastero degli Olivetani: l’angolo di bellezza e cultura nel cuore di Lecce
Sul tracciato della via Appia – Traiana che un tempo collegava Lecce a Brindisi ha sede l’ex Convento degli Olivetani.
L’antica casa dei religiosi e tempio di Tancredi è un intreccio di epoche, di storia, di usi e di racconti. Ancora oggi è un luogo dotato di incantevole grazia ed eleganza. Custode di pregiate opere d’arte, il cenobio è caratterizzato da un ambiente silenzioso che esalta la sua magnificenza.
Situato nei pressi dello storico cimitero di Lecce, l’ex monastero è circondato da un bellissimo giardino con alberi di agrumi e di noce. La struttura religiosa fu realizzata tra il 1171 e il 1174 per mano dell’ordine dei benedettini neri provenienti dal Monte Oliveto. Nel 1559 Gabriele Riccardi perfezionò i lavori con la costruzione di un nuovo chiostro a doppie colonne e la corte interna fu arricchita dall’aggiunta di uno straordinario pozzo a baldacchino del cinquecento, ritratto del sacramento del battesimo e sostenuto da colonne corinzie a spirale che emulano il ciborio della Basilica di San Pietro a Roma.
Di particolare rilevanza sono le tracce di affreschi raffiguranti episodi di vita monastica e alcuni dipinti che risalgono all’epoca bizantina. Nel XIII secolo il complesso fu arricchito di un ulteriore fascino architettonico con una grande scalinata, il restyling della facciata esterna e la costruzione di terrazze.
La Chiesa dei Ss. Nicolò e Cataldo
Accanto all’ex convento venne costruita la Chiesa dei Ss. Nicolò e Cataldo di epoca romanica. Fu costruita nel 1180 per volere di Tancredi d’Altavilla, conte di Lecce e ultimo re dei Normanni che aveva voluto ringraziare entrambi i Santi per essere sopravvissuto al naufragio che aveva avuto luogo nei pressi di Otranto.
All’inizio del XVIII secolo furono apportate modifiche alla facciata da Giuseppe Cino. Il rosone superiore e il magnifico portale finemente decorato in caratteristico stile romanico sono opera di scultori del posto e di abili artigiani che avevano imparato il loro mestiere in Sicilia sotto l’influenza araba. I frequenti elementi geometrici con arabeschi e fregi floreali scolpiti nella morbida pietra leccese ricordano i motivi islamici intagliati nel legno.
Le navate sui fianchi della cappella sono decorate da dieci grandi statue di Santi che sporgono dai piedistalli e tutta la parte superiore, detta fastigio, risale ai rifacimenti barocchi effettuati nel 1716.La cupola che si erge sopra l’alto basamento ottagonale è un caratteristico esemplare dell’architettura arabo-normanna.
Polo Universitario e sede di Musei
Attualmente l’ex Convento degli Olivetani ospita una sede dell’Università del Salento (Storia, Società e Studi Umani), ma è ancora un luogo carismatico e custode di pregiate opere d’arte.
Il Dipartimento è stato istituito nel 1955 ed è il secondo polo universitario per numero di iscritti della Puglia. All’interno è stata realizzata una Biblioteca di studi storici e diversi Musei:
- L’orto Botanico nel Polo scientifico di Ecotekne,
- Il Museo di Biologia Marina,
- Museo dell’Ambiente,
- Museo Papirologico,
- Museo Storico-Archeologico,
- Museo diffuso di Cavallino che fa parte del gruppo degli ecomusei italiani.