Alla scoperta delle meraviglie del Salento: la marina di San Foca

31 Lug

Alla scoperta delle meraviglie del Salento: la marina di San Foca

Una delle perle del Salento è San Foca, splendida Marine di Melendugno sita tra Roca Vecchia e Torre Specchia.

Affacciata sul mar Adriatico, questo angolo di paradiso nel cuore del Salento, è il luogo ideale per trascorrere una vacanza in totale relax.

Le bellezze di San Foca

Uno dei vanti della Marina di San Foca è certamente il suo porticciolo turistico, tra i più frequentati dell’intera costa salentina adriatica, infatti è un approdo perfetto per esplorare il territorio circostante, ricco di bellezze non solo naturalistiche ma anche archeologiche, come per esempio la vicina Roca Vecchia e del borgo messapico di Cavallino.

Il simbolo architettonico di San Foca è la sua torre eretta nel 1568 come sistema difensivo contro i temibili turchi che nel 1480 portarono distruzione e morte nella vicina Otranto.

Il porto è situato tra l’Insenatura degli Aranci e la Spiaggia della Fontanella che sorge proprio nel cuore del borgo. La bellezza di quest’ultimo arenile è non solo il mare turchese che la lambisce, ma anche le rocce affioranti dalle acque tra le quali il cosiddetto “Scoglio dell’Otto” per la sua curiosa forma.

Le acque pescose che bagnano la Marina di San Foca hanno reso assai saporita la cucina del luogo, sublimata dal polpo al quale è dedicata ad agosto una frequentatissima e vivace sagra dedicata a questo gustoso cefalopode.

Le altre spiagge e la grotta leggendaria

La Marina di San Foca vanta anche altre spiagge, come per esempio quelle di Ciringhito e di S. Basilio, quest’ultima molto attrezzata e che offre anche la possibilità di prendere in loco lezioni di windsurf e di snorkeling, per poi la sera trasformarsi in un locale open air.

Procedendo dal centro verso sud e superati lidi più selvaggi protetti alle spalle da dune punteggiate di profumata macchia mediterranea, la costa si fa sempre più rocciosa, nascondendo anfratti e grotte come la Grotta degli Amanti.

La leggenda narra che due giovani innamorati si rifugiarono in questa cavità naturale per ripararsi dalla tramontana, che soffia spesso sulla marina; furono però colti dall’alta marea e qui perirono. Si racconta ancora oggi che nelle calde giornate primaverili si possano sentire i sospiri dei due amanti.

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